
La rivista domenicale italiana Domenica del Corriere (The Sunday Courier) ha riportato un’interessante storia da Tórshavn su un peschereccio britannico che ha saltato il molo.
Domencia del Corriera fu pubblicato dal 1899 al 1989. Negli anni Cinquanta era il settimanale più diffuso in Italia con 1,3 mil. copie. Questo numero è diminuito negli anni settanta quando è aumentata la concorrenza con altre riviste.
La storia qui sotto è del 1964, ad es. quando Domenica del Corriere era ancora in testa. Inoltre, la storia è stata presentata nell’ultima pagina, quindi è probabile che molte persone l’abbiano vista.
La storia è la seguente:
Un ingresso nel porto senza percedenti ha compiuto il motapeschereccio “Hull-City” a Thorshavn nelle Isole Färöer. Il battello stava manovrando per entrare nel porto quando una lunga endata l’ha sollevato di peso scaraventandola al di là del molo accanto alle altre navi, già ormeggiate. L’incredibile è che l’«Hull-City» ha subito solo lievi avarie. (Dis. Di W. Molino)
Walter Molino, 1915-1997, è stato un famoso illustratore, fumettista e pittore italiano.
La documentazione disponibile
Questa storia ha una documentazione limitata, ma sono stati scritti alcuni brevi avvisi. Sulla homepage “Ships Nostalgia”, hanno menzionato la storia quando scrivevano su “Hull City”, anche se ora non era nel porto di Tórshavn, ma piuttosto nel rettilineo tra Eysturoy e Streymoy, e non stava saltando il pari, ma la scogliera:
Nel gennaio 1964 ci furono rapporti dalle Isole Fær Øer secondo cui HULL CITY aveva “saltato” una barriera corallina nel pericoloso rettilineo tra le isole Oesteroe e Stroemoe. Successivamente è stato rivelato che era rimasta a tenuta d’acqua nonostante avesse colpito duramente la barriera corallina e stava tornando a casa a Grimsby con 1600 kit di pesci a bordo. [1]
Anche il giornale faroese “Dimmalætting” ha scritto una piccola nota sull’incidente, confermando che non era nel porto di Tórshavn e che quello che è successo è che la barca ha toccato il fondo in acque poco profonde nella parte settentrionale del rettilineo tra Eysturoy e Streymoy, e quindi non saltò affatto:
Il peschereccio Grimsby si è arenato a nord negli “Straights” Lunedì a mezzogiorno, un grande peschereccio Grimsby, “Hull City”, è arrivato a tutta velocità verso sud attraverso gli “Straights” e si è arenato nelle acque poco profonde a nord negli “Straights” – e continuò attraverso l’acqua bassa a causa dell’elevata velocità che aveva. Questo era con l’alta marea. Quando si è liberato dal fondo, il peschereccio ha navigato di nuovo verso nord e ha ormeggiato a nord di Langasand, dove hanno verificato se perdeva. Apparentemente, non è stato così, e lo skipper ha deciso di riprendere il largo e continuare il viaggio direttamente a Grimsby.
“Hull City” (711 tonnellate brutte, costruito nel 1953) proveniva dalla pesca nelle acque islandesi e contava 1700 kit. È uno dei più grandi pescherecci da traino della società Consolidated Fisheries Ltd. di Grimsby. [2]
Per quanto riguarda la quantità di pescato, i faroesi riportano 1700 kit, mentre gli inglesi riportano 1600 kit. Un kit corrisponde a 140 sterline.
Conclusione: tutto è iniziato con un peschereccio che navigava a tutta velocità in acque poco profonde e toccava il fondo. In Inghilterra, la storia è andata a saltare una barriera corallina. In Italia invece la vicenda è diventata di cronaca con il peschereccio che si è buttato dal molo evitando fortunatamente di scontrarsi con operai e altre barche ormeggiate.
La vicenda italiana potrebbe essere più drammatica di quanto accaduto nella realtà. Tuttavia, l’impressionante disegno di Walter Molino e la vivace descrizione nel giornale italiano meritano qualche esagerazione per illustrare il dramma che probabilmente è stato per un breve momento.
[2] Dimmalætting, 22 gennaio 1964, pag. 4 (sotto notizie locali)
[1] https://www.shipsnostalgia.com/media/hull-city.82312/